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Pride and Prescience: Or, A Truth Universally Acknowledged (2007)

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3.48 of 5 Votes: 4
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ISBN
0765318431 (ISBN13: 9780765318435)
Language
English
Publisher
forge books

Pride And Prescience: Or, A Truth Universally Acknowledged (2007) - Plot & Excerpts

I Darcy idealiAvevo letto questo romanzo qualche anno fa, ma avevo parzialmente rimosso il finale: ricordavo solo vagamente chi fosse il colpevole e la natura semi-paranormale della soluzione al mistero. Ricordo di aver pensato: «Per fortuna che ho letto prima Le ombre di Pemberley, perché non so se cominciando dal primo della serie sarei riuscita ad apprezzare queste indagini di Mr e Mrs Darcy investigatori.» E meno male, aggiungo adesso, perché il prosieguo della serie, da Le ombre di Pemberley in poi è una collana di piccole perle prive di elementi magici in cui si perdona alla Bebris di 'uccidere' alcuni dei personaggi secondari dei romanzi di Jane Austen, personaggi che muoiono ma risorgono immortali a ogni rilettura dei sei romanzi canonici, perché delineati dalla penna della grandissima scrittrice dello Hampshire.Ho scoperto durante questa rilettura, tuttavia, di essermi sbagliata riguardo a questo particolare libro, perché, se è vero che non tanto ho apprezzato l'elemento paranormale di Orgoglio e preveggenza, ho letteralmente adorato i due investigatori protagonisti e la loro relazione: i Darcy sono assolutamente deliziosi, quelli che qualunque Janeite si aspetterebbe da loro in un sequel. Le loro schermaglie proseguono quelle di Orgoglio e Pregiudizio con una familiarità e un'ironia dovute alla nuova intimità creatasi fra marito e moglie, intimità rivelata solo da piccoli dettagli e da un Darcy più sciolto, meno ombroso, sempre rispettando, però, i confini della pudicizia. Il nostro eroe, anzi, si scandalizza a un minimo accenno al talamo nuziale da parte dell'americano – e quindi più disinvolto – Mr Parrish!Avendo letto tutti e sei i libri che costituiscono questa serie finora, mi sono resa conto che la Bebris si diverte ad accasare i personaggi secondari femminili dei vari romanzi, come è normale in una serie di sequel in cui nulla si può intromettere ad alterare l'happy ending fra Lizzy e Darcy (e scusate, ma sono ancora sconvolta da Mad About the Boy, ovvero Bridget Jones 3, in cui la Fielding ha ucciso Mark Darcy a soli 51 anni, per permettere a Bridget di farsi il toy boy!).In questo caso il sequel parte dal matrimonio doppio fra Elizabeth e Darcy, Jane e Bingley (meraviglioso il passaggio in cui Lizzy scherza sulla confusione del pastore che ha celebrato il matrimonio:«Mia madre è talmente estasiata per essere riuscita a maritare due figlie lo stesso giorno, che sono decisa a fare in modo che la doppia cerimonia diventi un evento annuale. O forse dovremmo procedere ad anni alterni: io dovrei sposare Bingley e tu Jane, tanto per mantenere il pastore in perenne stato confusionale.» In verità, Mr. Edwards aveva sbagliato tante volte a pronunciare i nomi di tutti, durante la cerimonia, che Elizabeth non poteva essere certa che loro quattro non fossero tutti reciprocamente sposati.),da subito rovinato da quella che durante il Gruppo di Lettura è stata più volte definita Iena da salotto (grazie a LizzyS), Caroline Bingley, che richiama l'attenzione sul suo improvviso fidanzamento con un americano, Mr Parrish (Elizabeth sapeva ben poco sul conto di Mr. Parrish, anzi, non aveva mai incontrato l’Americano prima di quel giorno. A sentire Miss Bingley, era un gentiluomo molto importante. Possedeva una casa in città, due carrozze, tre sarti, ed era in grado di camminare sull’acqua tutti i martedì. Inoltre, com’era stato lasciato intendere a chiunque fosse a portata di voce, era un ricco possidente, patrono delle arti, nonché maestro del complicato nodo alla cravatta stile «sala da ballo».)Elizabeth e Darcy sono costretti a rimandare il viaggio a Pemberley per presenziare al matrimonio, con la povera Georgiana che va ospite dai Gardiner per permettere ai due piccioncini di godersi la luna di miele.Caroline, che fino al matrimonio era sempre la solita iena da salotto, una volta che diventa Mrs Parrish subisce una trasformazione incredibile. È spesso assente, diventa quasi umana con Elizabeth ma, soprattutto, fa cose stranissime, come vagare di notte per le strade più pericolose di Londra o cercare di tagliarsi i polsi con un coltello da cucina.Preoccupata, la famiglia decide di trasferirsi in massa a Netherfield (compresi i poveri Darcy, che chissà quando riusciranno ad andare a Pemberley). Qui accadranno degli strani incidenti, su cui Lizzy e Darcy, sempre più turbati dal comportamento di Caroline e degli altri cercheranno di far luce.I personaggi originali di Jane Austen sono fedelissimi, a parte Caroline che, dopo un inizio promettentemente acido, diventa un'altra. Ma questo fa parte del mistero del libro.Oltre a Elizabeth e Darcy ho apprezzato l'evoluzione di Bingley e Jane, che sono proprio come aveva predetto Mr Bennet in Orgoglio e pregiudizio(«Sei una brava ragazza», replicò lui, «e mi fa tanto piacere pensare che ti sistemerai così bene. Non ho dubbi sul fatto che insieme starete benissimo. Avete caratteri molto simili. Siete entrambi così accondiscendenti, che non prenderete mai una decisione; così indulgenti, che tutte le persone di servizio vi imbroglieranno; e così generosi, che spenderete sempre di più della vostre entrate.») Orgoglio e pregiudizio cap. 55 Traduzione di Giuseppe Ierollie anche quella degli Hurst: lei egoista che poco si cura del benessere della sorella e lui che è divenuto un giocatore e ha perso la sua fortuna alle carte. Il finale per loro è forse stato ispirato a La fiera delle vanità di Thackeray.Una lettura gradevolissima – nonostante l'improbabile giallo e l'ancora più improbabile soluzione – che ci fa desiderare di rileggere l'intera serie, perché la Bebris ci fa provare la sensazione di essere proprio con quella Elizabeth e quel Darcy che nacquero 200 anni fa dalla penna di Jane Austen.

Premettendo che i romanzi della Austen mi piacciono anche se non ne sono una fan scatenata e che "Orgoglio e pregiudizio" l'ho letto una sola volta anni fa e non me lo ricordo benissimo, questo seguito alternativo di "Orgoglio e pregiudizio", che da il via a una serie in cui saranno protagonisti i coniugi Mr. e Mrs. Darcy, l'ho trovato parecchio convincente. Il mercato editoriale pubblica molte fiction che prendono spunto dai classici della letteratura e dai loro personaggi più amati e sono viste con molto scetticismo e giudicati duramente da ogni appassionato e purista, ma lasciando da parte ogni prevenzione si possono trovare romanzi validi che pur non potendo mai competere con l'originale sono comunque dei buoni libri."Orgoglio e preveggenza" per me rientra in pieno nella categoria sopra descritta. La storia inizia proprio dove la Austen aveva messo la parola fine alla sua, ovvero dal matrimonio tra Darcy ed Elizabeth Bennet. Avevo paura che le ambientazioni e il linguaggio utilizzato dall'autrice non potesse minimamente ricreare le atmosfere austeniane ma mi sono dovuta ricredere perché la scrittura e le descrizioni di ambienti e personaggi sono assolutamente pertinenti e la sensazione è stata proprio quella di rituffarsi in tale epoca, tra i personaggi del libro originale. E' stata una lettura piacevolissima che è stata per me una vera rivelazione, dato che mi aspettavo davvero molto ma molto di peggio. Invece la Bebris scrive bene e sa tenere alta l'attenzione del lettore. La novità della storia, novità che non è stata accolta positivamente dalla maggior parte dei lettori, è che la trama prende una piega da romanzo giallo, con un pizzico di paranormale, e questo stride molto con la natura dei libri della Austen che non avrebbero mai trattato tali tematiche. Prendo atto che questa è stata una mossa azzardata e che in effetti il lettore rimane un po' spaesato da questo cambiamento, anche io ho avuto qualche perplessità ad accettarlo, soprattutto sul finale, ma bisogna altresì prendere atto che è una realtà universalmente riconosciuta che questo libro non è stato scritto da Jane Austen ed è quindi inutile angustiarsi e desiderare a tutti i costi che l'abbia scritto lei, (non è così!!!) e prima il lettore amante dei classici si arrenderà all'evidenza e prima riuscirà ad apprezzare questo libro che, ripeto, è davvero ben scritto e ben descritto, meglio di così un'autrice del nostro secolo non so cos'altro potrebbe fare.In definitiva per me il voto è il massimo per quando riguarda lo stile di scrittura e un po' meno per quanto riguarda la trama in generale, ma comunque sono soddisfattissima di averlo letto e leggerò certamente anche i seguiti di questa serie. Dirò di più... ho trovato carinissima la presenza di citazioni tratte da "Orgoglio e pregiudizio" all'inizio di ogni capitolo e mi è piaciuto così tanto ritrovare i personaggi del libro che grazie alla Bebris "Orgoglio e pregiudizio" mi è addirittura venuta voglia di rileggerlo!!!

What do You think about Pride And Prescience: Or, A Truth Universally Acknowledged (2007)?

I read the books in this series out of order, so I'm coming to this mystery after having read almost all of the others. That didn't dull my enjoyment of it. I like that Bebris strikes a balance when relating information from Pride and Prejudice that reminds the reader of specific things without beating us over the head with it. Since almost all readers will have read Austen's work, there's no need to expound on the backstory for too long.I think the author captured Austen's characters very well, especially Lizzie and Darcy. The tone is fun, light, and I read through the book really quickly for wanting to find out the answers to the mystery.
—K. Tempest Bradford

The first book in the series starts shortly after the events in Pride and Prejudice, starting with the double wedding of Elizabeth and Jane. Caroline Bingley steals some of the spotlight by announcing her engagement to an American and showing off her flashy engagement ring. The Darcys honeymoon in London, and visit a curious exhibit at a museum showing various artifacts from the colonies, including some of a mystical nature. As they have made arrangements for an unusually quick wedding, the Darcy's must stay in London rather than heading for Pemberly as planned. While at a dinner party in London, they meet the professor responsible for collecting the mystical artifacts, who also has Caroline's new husband as a patron. A series of odd events begin occurring surrounding Caroline after her wedding, including wandering the London streets unaccompanied. The Darcys begin to wonder if Caroline is merely stressed by events or if she is in fact losing her mind. The group, along with the Bingleys retreat to Netherfield. When a winter storm holds them prisoner, Elizabeth cannot help but become curious as to what is wrong with Caroline, but will she be able to figure things out before the dead bodies begin to pile up? At first I thought this was a more conventional sequel, but the storyline takes a turn towards the mystical instead. While it could have been explained using a bit of a stretch of closely contemporary concepts (mesmerism/hypnotism), apparently the whole series takes a mystical perspective. Some of the plot events were a bit implausible, but taken in overall context, this was an interesting take on the Austen novel, even though it wasn't what I initially expected.
—Michelle

I'd like to give this book 5 stars, because much of it is delightful. The whole idea of following Elizabeth and Darcy through their marriage and into their new life together, was a joy. The way the story of their new life unfolded into a mystery was beautifully executed. So often the event that begins the mystery is abrupt, shocking, out of proportion with what has come before. And sometime this is very effective. But having spent many hours in Jane Austen's version of this world, it would not h
—Carol

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